Figure retoriche: cosa sono e perché usarle.
Le figure retoriche sono artifici linguistici con cui si creano particolari effetti.
Questi effetti sono davvero un’arma vincente per parlare in pubblico in modo efficace e accattivante.
Io faccio fatica a ricordarne il nome (ce ne sono un’infinità) ma ne faccio largo uso 🙂
Si distinguono 3 tipi principali di figure retoriche:
- del suono, quando gli effetti riguardano il suono delle parole.
- dell’ordine, quando gli effetti si ottengono intervenendo sulla struttura della frase e sull’ordine delle parole.
- del significato, quando gli effetti giocano con il concetto che la parola comunica, l’effetto è prodotto da un uso particolare e inconsueto del significato delle parole.
Dentro queste “famiglie” principali troviamo numerose figure retoriche.
Ti consiglio di utilizzarle nei tuoi discorsi ma anche quando scrivi.
Queste sono le mie preferite:
- Metafora: la sostituzione di un termine proprio con uno figurato “Sei un leone” invece di “sei forte”.
- Allitterazione: la ripetizione di un suono o una serie di suoni “bravo bravissimo”. L’allitterazione è molto usata anche nel marketing “Peg Perego”.
- Litote: la negazione di un’espressione di senso contrario “Non mi sento molto bene”. E’ una figura retorica molto utile quando si vuole attenuare un giudizio “un danno non indifferente”.
- Climax: il crescendo di intensità di un discorso “il panorama era bellissimo, emozionante, mozzafiato”.
Ora non ti resta che provare!
Chiaramente per rendere più accattivante il tuo discorso è importante avere un buon utilizzo della voce.
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