Il sarcasmo e l’ironia: figure retoriche simili ma con grandi differenze.
Il sarcasmo è una figura retorica molto utilizzata che a mio avviso andrebbe quasi eliminata, in quanto si tratta di ironia negativa che ha come obiettivo quello di umiliare qualcuno.
La parola sarcasmo deriva dal greco e significa “lacerare le carni”. Chi è sarcastico, quindi, non ha intenzione di far divertire ma di ferire.
Spesso si utilizza questa figura retorica per esorcizzare un problema oppure per evitare di esternare in modo chiaro un disappunto.
Il risultato però sarà sicuramente negativo perché sia in un caso sia nell’altro non risolverò il problema, ma aumenterò le incomprensioni e mi allontanerò dalla soluzione.
Il sarcasmo quindi è sintomo di debolezza, in quanto viene utilizzato da chi non riesce ad affrontare le cose in modo diretto e spesso nasconde un’aggressività repressa, un senso di frustrazione.
Un discorso a parte va fatto per l’ironia.
Ho sempre apprezzato molto le persone che hanno la capacità di essere ironiche in quanto l’ironia è propria di chi in modo intelligente vede il lato umoristico della vita.
L’ironia è molto simile al sarcasmo, ma si differenzia in modo sostanziale in quanto l’intenzione è buona, lo scopo è infatti comico.
L’ironia è però antitetica all’empatia e bisogna stare attenti ad utilizzarla solo quando si sta scherzando o comunque quando si è una fase comunicativa cordiale.
Quando si parla al cuore, quando si vuole entrare in contatto con i sentimenti di una persona bisogna evitare qualsiasi tipo di fraintendimento. E’ bene utilizzare un linguaggio chiaro, semplice e diretto.
Va inoltre fatta una precisazione importante. L’ironia gioca sullo stravolgere il significato delle parole. Si afferma una cosa, ma l’intenzione è dimostrare il suo contrario, pertanto occorre fare molta attenzione ad utilizzarla nella comunicazione scritta, in quanto porterebbe a fraintendimenti.
Quindi, sarcasmo o ironia?
Sicuramente ironia!
Saper utilizzare l’ironia al momento giusto significa prendere la vita con leggerezza. Riuscire a ridere di se stessi e sapendo cogliere il lato comico degli eventi.
Leggerezza non è superficialità, ma essere centrati nel presente facendo fluire i pensieri.
Leggerezza è profondità.
#sorridereèunostiledivita