Il coronavirus ha cambiato di colpo le nostre abitudini e i nostri programmi.
In situazioni di cambiamento come questa sentiamo il bisogno di raccogliere informazioni.
La comunicazione assume un ruolo molto importante.
Il rischio di infodemia è alto. Tutti siamo responsabili. Ognuno di noi, infatti, attraverso i social è diventato un canale di informazione.
Partiamo da una regola base che ci suggerisce Parole Ostili:
Questa è la base ma possiamo fare di più.
Ad esempio, visto che non siamo giornalisti: perché condividere tutte le notizie riguardanti il coronavirus?
Se ho verificato le fonti e sono vere perché non condividerle, direte voi.
Iniziamo col dire “siete proprio certi di aver verificato bene?”
Questi sono i consigli del Corecom Lombardia :
- Prima di condividere verifica.
- Controlla l’url.
- Controlla l’autore.
- Verifica la fonte.
Ora, visto che effettuare una verifica accurata è un bello sbattone perché non decidiamo di evitare di condividere a manetta?
Lasciamo le notizie alle fonti ufficiali fornite dalle istituzioni e al limite condividiamo solo quelle.
E allora cosa comunichiamo?
Già… cosa comunichiamo?
Ormai siamo abituati a comunicare sempre.
Parlare di altro in questo momento ci sembra strano e forse poco corretto. Ma è proprio così?
Io credo il contrario.
Penso sia giusto parlare anche di altro avendo rispetto del momento attuale.
Mettere tutta la nostra attenzione su questo argomento non fa che:
- alimentare la paura in chi sta già vivendo con timore la situazione
- spingere chi minimizza a sottovalutare il problema
Mantenere il giusto equilibrio non è facile ma penso che sia la giusta strada da seguire.
Atteniamoci alle indicazioni ufficiali e se non siamo esperti evitiamo di comunicare inutilmente.
p.s. per coerenza ho messo i link a tutte le fonti che ho citato 😉