Essere in flow, perdere la cognizione del tempo, immergersi in un’attività e non pensare a nient’altro.
E’ qualcosa che abbiamo provato tutt* e che ci piacerebbe riuscire a provare più spesso nella nostra vita.
Avevo già parlato di flow qualche anno fa in questo articolo: “Fai fluire i pensieri”.
Sembra un secolo fa.
Le persone erano stressate, piene di attività da svolgere, sempre di corsa.
Ritrovare il flow significava riuscire a staccare, prendersi del tempo, eliminare il multitasking.
Ma poi è arrivato il covid, il lockdown, lo smartworking.
All’inizio abbiamo colto i vantaggi dello stare a casa.
Finalmente potevamo staccare la spina e fare tutte quelle cose che non avevamo il tempo di fare.
Potevamo trovare il flow.
Presto però questo flow si è trasformato in qualcos’altro.
Viviamo da mesi il giorno della marmotta?
Qualche giorno fa ho visto un Ted Talk tenuto da Adam Grant:
“How to stop languishing and start finding flow”
Adam Grant racconta:
Non ero depresso, avevo ancora speranza. Non ero esausto, avevo energie. Non ero solo, ero con la mia famiglia. Mi sentivo solo un po’ senza meta e un po’ senza gioia. Alla fine, ho ricordato che quella sensazione ha un nome: languore. Languore nel senso di vuoto, stagnazione e noia...
E allora ho pensato alle mie giornate.
Da 2 anni mi sembra di vivere nel giorno della marmotta. Ricordate il film “Ricomincio da capo”?
Il meteorologo Phil Connors (Bill Murray) deve fare un reportage sulla tradizionale cerimonia del Giorno della marmotta e si ritrova intrappolato in un loop temporale che lo porta a rivivere sempre lo stesso giorno.
Tutti i giorni sono uguali.
Per me, non più ogni settimana un luogo diverso in cui fare formazione incontrando persone, ma lo schermo del mio pc.
Tutte le attività online. Stesso posto, stesso schermo, ogni giorno…
In alcuni momenti, come Adam Grant, ho sentito quella sensazione di languore.
Come trovare il flow
A un certo punto mi sono resa conto che, per poter liberare la mente e riprovare quella sensazione di benessere nello svolgere le attività, avevo bisogno di variare.
Allora ho iniziato a cercare di pianificare le giornate provando ad inserire degli stacchi dallo schermo del pc. Ho capito che avevo bisogno di agire.
Il padre del flow Mihaly Csikszentmihalyi diceva:
Contrariamente a quello che abitualmente crediamo, i momenti migliori delle nostre vite non sono passivi, ricettivi, rilassanti
Il benessere arriva quando c’è un giusto bilanciamento tra sfide e competenze.
Riusciamo a trovare il flow quando facciamo qualcosa e ci immergiamo in quella attività totalmente.
Per far questo dobbiamo:
- eliminare le distrazioni (ecco perché il pc non aiuta con le sue continue notifiche)
- mantenere uno stato di calma (la respirazione è uno strumento chiave)
- liberarci dal desiderio di riconoscimento o ricompensa (le attività che generano flow sono autoteliche, si fanno per il piacere stesso di farle)
Poco per volta sto recuperando la mia capacità di vivere in uno stato di flow.
Fortunatamente sto ricominciando a lavorare in presenza e questo aiuta.
Ma la cosa che ho davvero capito è che abbiamo bisogno di agire, con calma, senza fretta, prendendoci il giusto tempo, ma agire!
Respira Rallenta Sorridi, sono azioni in fondo 😉
Se vuoi trovare il flow anche quando parli in pubblico questo è il corso che fa per te: