Condividi! non competere

Condivisione. Questa parola mi guida e continuo ad incrociarla nella mia strada.

#NoCompitasComparte  è l’hashtag che ha lanciato Il Concurso National de Baile Flamenco Puro che si svolgerà a Torino da 5 al 9 aprile.

Io l’ho trovato bellissimo!

Un hashtag che racchiude un modo di pensare e di sentire.

Competere (andare insieme) nel senso più puro del termine indica condivisione, ma la valenza che viene data in genere alla competizione non è questa.

Nella competizione ci si mette in relazione ad altri e non a se stessi.

Come già avevo scritto nel post “Superlativo Assoluto” la competizione in realtà non ci fa puntare al meglio ma ad essere “migliori di” e questo è riduttivo. Competere spesso ci impedisce di far emergere la nostra unicità.

Quando invece condividiamo con passione e generosità allora diventiamo persone migliori e quel che riceviamo in cambio è di grande valore.

Il flamenco è tutto questo e anche di più.

Il flamenco è comunicazione e condivisione, rispetto e umiltà, leggerezza e profondità.

Da tanti anni sono legata a quest’arte e pur non avendola praticata con continuità, il “sentire” del flamenco fa parte della mia vita.

Devo ringraziare la mia prima insegnante Isabel Moises Fernandez che attraverso la danza spagnola mi ha avvicinata a questo mondo. Quando ho scoperto il flamenco è nato un legame.

Grazie alla mia insegnante Elisa Diaz questo legame si è rinforzato. Sono un’allieva incostante nella pratica ma fedele al “sentire” flamenco.

Un sentire che mi accompagna anche nel mio lavoro. Quando sono in aula e cerco di trasferire l’importanza dell’utilizzo della voce nella comunicazione, mi vengono spontanee molte analogie.

Perché la nostra voce deve partire dal cuore, perché la tecnica deve essere a servizio dell’emozione e perché

parliamo per condividere e non per competere

Questo è per me il flamenco e questa è per me la comunicazione.