Condivisione.
Una parola semplice e potente.
Un valore che mi accompagna da sempre e che oggi, più che mai, sento di riportare al centro.
Qualche anno fa ho letto questa frase sulla porta di ingresso di una chiesa
la comunicazione favorisce la condivisione
Può sembrare un concetto banale e forse scontato.
Ma questa frase, ricordo molto bene, mi aveva acceso una consapevolezza: questo è il motivo per il quale mi occupo di comunicazione.
Perché credo che la buona comunicazione sia la strada per una condivisione autentica.
Viviamo in un’epoca nella quale si comunica tanto, ovunque, in ogni momento. Ma si ascolta sempre meno.
Viviamo in un clima di perenne polarizzazione.
E così perdiamo il senso vero della comunicazione: mettere in comune.
Ma c’è stato un tempo in cui comunicare
Era molto più scomodo e meno immediato
Per questo un discorso era più ragionato
Se avere risposte richiede dei mesi
Diventa importante non esser fraintesi
E le dichiarazioni, di guerra o d’amore
Non ammettevano erroreDaniele Silvestri – Concime
La comunicazione dovrebbe partire da un contenuto pensato, vissuto, conosciuto, meditato.
Quanti “non ho visto il film ma penso che…” “non conosco quel cantante ma…” “non ho mai visto quel programma ma…”
Non abbiamo l’obbligo di esprimere opinioni su tutto.
Ma abbiamo bisogno di relazionarci in modo sano.
Comunicare significa pensare prima di parlare.
Ricordarsi che ci ascolta ha un vissuto diverso dal nostro. Significa mettersi nei panni dell’altra persona, significa coltivare empatia.
La buona comunicazione è fatta di presenza, ascolto, amore.
Amore nelle parole.
Amore nella voce.
Amore nei gesti.
Amore nello sguardo.
Condivisione.
Comunicare per costruire, non per distruggere. Confronto e non conflitto.
Costruire ponti e non muri.
Ma per far questo abbiamo bisogno di abbandonare la reattività, lo sfogo, la facile indignazione e imparare ad ascoltare la nostra vera voce.
Abbiamo bisogno di ascoltarci.
Abbiamo bisogno di respirare prima di parlare, di rallentare per trovare le parole giuste e il giusto suono.
Abbiamo bisogno di liberarci dalle etichette, dal giudizio, dalla reattività.
Abbiamo bisogno di sorrisi.