Perché preoccuparsi?
Qualche giorno fa sui miei canali social ho fatto questa domanda: a cosa serve preoccuparsi?
Mi sono arrivate tantissime risposte! Riflessioni davvero belle e profonde (tiriamocela un po’! quanto è bella la mia community? siete davvero fantastici!).
Quasi tutti hanno affermato che preoccuparsi non serve a nulla.
E’ emerso inoltre un concetto interessante: la preoccupazione può essere un campanello d’allarme.
Per qualche giorno ci ho meditato su…
Se mi aveste fatto questa domanda qualche giorno fa vi avrei risposto che preoccuparsi non serve davvero a nulla.
Ne sono ancora convinta ma ora aggiungo 2 aspetti importanti:
- dipende dalle situazioni. In alcuni casi preoccuparsi è inevitabile (pensate a quando una persona cara non sta bene).
- la preoccupazione può essere una spinta motivazionale.
Alcuni commenti al mio post mi hanno fatto venir voglia di approfondire l’argomento.
Ho scoperto che il potere motivazionale della preoccupazione è oggetto di studi.
La professoressa di psicologia della University California Kate Sweeny sostiene:
“Nonostante la reputazione negativa, non tutte le preoccupazioni sono distruttive o addirittura inutili. Hanno benefici motivazionali e possono essere uno stabilizzatore emotivo.
La preoccupazione serve come campanello di allarme per uscire da una grave situazione. La spiacevole sensazione di preoccupazione induce le persone a trovare modi per ridurla. Anche in circostanze in cui le azioni sembrano inutili, la preoccupazione può alimentare sforzi proattivi“
Allora possiamo dire che preoccuparsi serve a far scattare un campanello d’allarme.
Una volta scattato l’allarme però occorre agire!
Preoccuparsi dopo che il campanello è scattato è inutile e dannoso.
Quando ci preoccupiamo più del necessario:
- perdiamo il controllo
- alteriamo la percezione della realtà
- siamo paralizzati
- siamo stressati
Come fare a reagire positivamente una volta che è scattato l’allarme?
Io faccio così.
Respiro Rallento Sorrido e poi mi chiedo:
- E’ davvero probabile che questa cosa accada?
- E se davvero è probabile è davvero grave?
- Posso fare qualcosa oggi?
Queste semplici domande mi fanno cambiare la percezione delle cose.
Se possiamo fare qualcosa facciamolo!
Se non possiamo far nulla è inutile preoccuparsi.
“Sono un uomo vecchio, ho conosciuto molti grandi problemi, ma la maggior parte non sono mai accaduti se non nella mia mente”.
– Mark Twain.