Weinstein. Non si parla d’altro in questi giorni.
Cosa ne pensi? mi è stato chiesto.
E cosa dovrei pensare di un uomo che ha approfittato del suo potere a scopi sessuali?
E cosa ne pensi di Asia Argento? da che parte stai?
Beh, non penso nulla e soprattutto chi sono io per giudicare? e chi siete voi per giudicare?
Non si sa come mai l’attenzione e i commenti si siano spostati improvvisamente dal colpevole alle vittime.
In questi giorni ho letto e sentito una serie di considerazioni da brividi.
C’è stata un’affermazione che mi ha particolarmente colpita: “ma occupiamoci dell’Italia, Hollywood è lontana da noi“.
Ma ne siamo così sicuri?
Mi sono venute alla mente una serie di situazioni in cui mi sono trovata nella mia vita lavorativa.
E ho pensato… ammazza quanti Weinstein de noiatri ho incontrato!
Provate a pensarci bene… iniziano a venirvi in mente?
A me sì.
Gli inviti a selezionare operatrici più carine (il termine usato non era questo ma preferisco non scriverlo), i commenti volgari fatti sul sedere o sulle tette della nuova collega, la richiesta di allontanare una persona senza motivo (il motivo c’era ed era facilmente comprensibile).
E cosa dire dell’improvvisa carriera dell’ultima arrivata?
Meccanismi che ho sempre ostacolato ma non denunciato apertamente.
In fondo siamo tutti un po’ Tarantino, che sapeva ma stava zitto perché le cose vanno così.
Ci siamo abituati al fatto che “le cose vanno così”. Quando una donna fa carriera il primo pensiero che abbiamo è “a chi l’avrà data?“.
Ora, riportando tutto alla giusta dimensione, forse possiamo dire che non abbiamo incontrato proprio situazioni di questo tipo, ma la dinamica è la stessa.
Weinstein è un capro espiatorio? Lo scandalo è emerso per questioni interne a Hollywood?
Molto probabilmente è così, tuttavia credo possa essere una buona occasione per iniziare a cambiare le cose.
Iniziamo a smascherare i Weinstein de noiatri!
Iniziamo ad opporci a queste dinamiche e cogliamo quest’occasione per innescare un cambiamento!