Comunicazione assertiva: cos’è? ma soprattutto perché?
Prima di parlare di comunicazione assertiva iniziamo a definire l’assertività.
Assertività deriva dal latino asserere che significa asserire ed è una capacità dell’essere umano che consiste nell’esprimere in modo chiaro le proprie opinioni senza aggredire l’interlocutore.
La comunicazione assertiva quindi è necessaria quando dobbiamo trasferire autorevolezza.
E’ bene avere chiaro che c’è un tempo per essere empatici e un tempo per essere assertivi.
Quando esprimiamo le nostre emozioni è importante essere empatici, quando invece esprimiamo le nostre opinioni o le nostre competenze è fondamentale essere assertivi.
L’esitazione o il tentativo di creare empatia in una fase della comunicazione durante la quale dobbiamo trasferire sicurezza è un errore.
L’empatia si deve creare prima.
Prima si crea un contatto umano e poi con assertività si esprime il proprio punto di vista.
5 consigli per essere assertivi
- Sviluppa la tua autostima. E’ fondamentale che tu riesca a darti il giusto valore per poterlo esprimere.
- Elimina il giudizio. Parla in prima persona. “Io penso che” e non “Ti sbagli”. Fai valere le tue ragioni senza giudicare il tuo interlocutore.
- Fai attenzione alla postura. Assumi una postura dritta e aperta che infonda sicurezza.
- Aiutati con la gestualità. Muovi le braccia scandendo il tempo. In questo modo ti sarà più facile dare forza a ciò che dici.
- Usa la voce giusta. Utilizza un volume medio alto ma tieni un tono basso. Scandisci bene le parole e usa un pizzico di sorriso 😉
E’ chiaro che per avere una comunicazione assertiva non devi farti travolgere dalle emozioni.
La calma è la virtù dei forti.
E allora prima di iniziare a parlare fai alcuni respiri profondi per riuscire a mantenere uno stato di calma e tranquillità.
Prova a seguire questi consigli e vedrai che riuscirai a gestire meglio la tua comunicazione.
La voce può essere davvero un elemento chiave dell’assertività.
Se vuoi approfondire il tema ti consiglio il mio videocorso “Come migliorare la voce”.